Scritto e diretto e interpretato da DUCCIO CAMERINI, traduzione di GIANNI LOMBARDO RADICE
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58 FESTIVAL SHAESPEARIANO di VERONA e ARGOT PRODUZIONI. Un uomo che parla con un linguaggio misterioso. Due amici che indagano sulla sua identità. Un racconto sulla forza della poesia. Un'inchiesta sui segreti del desiderio. Una storia dove uomini di oggi affrontano un giallo di 400 anni fa. A quasi 400 anni dalla morte di colui che ancora oggi in ogni parte del mondo viene ritenuto il più grande creatore di storie per il teatro, uno spettacolo che investiga i 'Sonetti', il suo libro più affascinante e segreto, per portare quelle pagine erotiche, filosofiche, precise come il filo di una lama, sul palcoscenico. Da sempre tra i grandi classici, questi Sonetti struggenti, ingenui, solari, a volte disperati, hanno l'immediatezza e la forza di qualcosa scritto appena ieri. L'intreccio tratto dai 'Sonetti' trova nel nostro spettacolo riscontro in una storia di anime contemporanee, e viceversa; il triangolo amoroso, la scissione in due del protagonista, la passione, l'ossessione per il tempo, la poesia, la morte, si riverberano in un racconto, in un'indagine di sentimenti che procede parallela a quella sui troppi enigmi che da secoli spuntano dai 'Sonetti' del Bardo. Un incontro tra la poesia e il teatro di narrazione, da sempre punto di forza della compagnia La Casa dei Racconti, dove i 'Sonetti' sono incastonati a formare un contrappunto al racconto stesso che li contiene. Uno spettacolo sui desideri che nessuno riesce mai completamente ad appagare, sull'amore e le sue istruzioni, su cosa ci rende davvero mortali, sull'arte e l'apparenza delle cose, su tutti noi, fragile umanità sparsa nel grande palcoscenico del mondo.
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